L’idea che, in caso di incendio, la casa in legno sia più pericolosa di una in muratura è del tutto falsa e ormai superata. Il legno, in realtà, resiste alle fiamme grazie alle sue caratteristiche naturali uniche, che lo rendono il materiale migliore per la costruzione di case ed edifici sicuri e sostenibili.
Tra tutte le qualità di una casa in legno, la resistenza alle fiamme è sicuramente tra le più importanti. Solo il legno, infatti, permette la costruzione di edifici sani, ecologici, ad altissima efficienza energetica e super sicuri anche in caso di incendio.
Ricordiamo comunque che l’origine di un incendio non va mai ricercata nella struttura della casa in sé, ma dipende sempre da inneschi indipendenti dal materiale edilizio. Le cause degli incendi sono quasi sempre elettrodomestici e apparecchi in corto circuito o materiali infiammabili posti in prossimità di fonti di calore.
Quello che fa la differenza, in ogni caso, è come reagisce la casa all’incendio. La protezione che ci garantisce, quella sì, dipende dal materiale edilizio.
L’indice R.E.I. del legno
La sigla R.E.I. indica i tre parametri fondamentali per valutare la classe di resistenza al fuoco di un elemento costruttivo, ovvero laresistenza meccanica, l’ermeticità e l’isolamento termico. Il valore di resistenza al fuoco si indica in minuti e indica il tempo garantito, dallo scoppio dell’incendio, in cui la casa mantiene stabilità, tenuta dei fumi e isolamento termico.
- La R sta per resistenza meccanica, con cui si intende la stabilità di un edificio, la sua capacità portante anche sotto l’azione del fuoco. Più questo valore è alto, minori le probabilità che l’edificio collassi.
- La E indica l’ermeticità, ovvero la tenuta ai fumi. E il legno ha un valore di ermeticità altissimo, perché non lascia passare e non produce gas e vapori a contatto col fuoco.
- La I dell’acronimo R.E.I. sta invece per isolamento termico. Dell’isolamento termico del legnoabbiamo già parlato diffusamente, e sappiamo perfettamente che questo materiale limita la trasmissione di calore, agendo da barriera.
Oltre all’altissima efficienza energetica e al sostanziale risparmio economico, l’isolamento termico del legno impedisce la propagazione del calore e garantisce che gli ambienti non toccati dalle fiamme si surriscaldino.
Le case in legno hanno un valore R.E.I. superiore a quello delle case in edilizia tradizionale. Le strutture in acciaio, ad esempio, hanno un valore di resistenza meccanica nettamente inferiore. Anche il cemento armato, in caso di incendio, perde resistenza meccanica e stabilità.
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Il fenomeno della carbonatazione nel legno
L’ottima resistenza alle fiamme delle case in legno dipende anche dalla carbonatazione. Il legno richiede un tempo molto lungo per bruciare negli strati più interni, perché una volta raggiunta la temperatura di 240°, la superficie esterna inizia un processo di carbonizzazione e crea uno scudo che protegge la sezione interna.
La carbonatazione del legno garantisce la stabilità di queste strutture. La possibilità che una casa in legno collassi sono davvero remote, poiché è proprio dalla sezione interna che dipende la stabilità.
Anche in questo caso, la casa in legno si dimostra ben più resistente di una in muratura, in cui le strutture si deformano fino a collassare.
Qual è il coefficiente di dilatazione termica del legno?
Un altro elemento essenziale per valutare la resistenza di un edificio agli incendi è il coefficiente di dilatazione termica, che misura di quanto aumenta il volume di un corpo in proporzione all’aumento della temperatura.
Quello che ci interessa sapere, a livello di edilizia, è il grado di variazione del materiale costruttivo in caso di incendio. Anche in questo caso, il legno batte tutti gli altri materiali. Il calcolo è molto complesso e tiene in considerazioni molti fattori, ma sappiamo che il coefficiente di dilatazione del legno è 5, quello del calcestruzzo 10, quello dell’acciaio 11.
Una casa in legno, quindi, si “deforma” meno di una in muratura in caso di incendio e questo significa maggior resistenza e stabilità. Ancora una volta, quindi, il legno si dimostra più sicuro rispetto ai materiali dell’edilizia tradizionale.
Sappiamo anche che il legno ha una bassa conducibilità termica, cosa che lo rende un eccellente isolante naturale. Gli edifici in legno, infatti, riescono a garantire un microclima interno costante perché le pareti riescono a bloccare all’esterno il caldo estivo, così come il freddo invernale.
Consideriamo sempre che oltre a essere isolante, il legno è anche traspirante. Protegge gli ambienti interni dagli sbalzi di temperatura e allo stesso tempo impedisce la formazione di muffa e condensa, per ambienti sani e con un’eccezionale qualità dell’aria indoor.
Tutte queste qualità, sommate insieme, ci danno un’idea chiara delle caratteristiche del legno e, di riflesso, degli edifici costruiti con questo materiale. La casa in legno è sicura contro gli incendi, molto più di una in muratura. Brucia lentamente, non collassa ed è molto difficile che si deformi la sua struttura portante.
Quando si parla di casa, la sicurezza è assolutamente prioritaria. La nostra casa è il luogo dove passiamo più tempo, per questo è essenziale scegliere una tecnica costruttiva in grado di offrire sicurezza, benessere e comfort abitativo.
La casa in legno è tutto questo e molto di più, un nuovo modo di vivere l’abitazione, con il massimo rispetto per l’ambiente e per la nostra salute.